Museo storico “Emilio e Joyce Lussu” |
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Gli ambienti espositivi guidano il visitatore attraverso un percorso museale di particolare interesse. Un percorso fotografico consente di ripercorrere la vicenda umana e politica di Emilio Lussu: dall’infanzia trascorsa ad Armungia, passando per l’esperienza drammatica della Grande Guerra, la fondazione del Partito Sardo d’Azione, la lotta antifascista in Italia e all'estero nella clandestinità, fino ad arrivare all’esperienza politica del secondo Novecento. All'esperienza biografica di Joyce Lussu è invece dedicata la mostra "Joyce Lussu: il cammino di una donna nella storia del '900" , inaugurata nel 2012 in occasione del ricorrere del centenario della nascita. Gli spazi multimediali offrono la possibilità di visionare il CD ROM "Emilio Lussu: la storia di un uomo" e i suoi contenuti: fotografie, testi di approfondimento, filmati e interviste d'epoca, documenti storici digitalizzati. Tra questi ultimi si segnalano in particolare una lettera manoscritta a Piero Gobetti, del 14 giugno 1924, successiva di pochi giorni all’assassinio di Giacomo Matteotti, e la scheda segnaletica del confino. Il materiale proviene in larga parte dal Fondo Lussu, custodito presso l'ISSRA (l'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia). Una sala è poi dedicata all'approfondimento della produzione letteraria di Emilio e Joyce. In particolare 2 leggii interattivi consentono di approfondire i contenuti e la storia editoriale delle loro opere principali ("Marcia su Roma e dintorni", "Un anno sull'altipiano", "Il Cinghiale del Diavolo", "Diplomazia clandestina", "Fronti e frontiere" e altre). I leggii sono stati realizzati nel 2010 con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Le sale del museo ospitano inoltre la mostra fotografica “1971: Emilio, la sua casa, la sua famiglia, la sua Armungia”, del fotografo Franco Caruso. Quest’ultima testimonia, attraverso una serie di scatti inediti, il forte legame che Emilio e Joyce Lussu ebbero con persone e luoghi della comunità armungese.
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